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Tribunale regionale di Bonn, 5 S 96/08

Data: 20/08/2008
Tribunale: Tribunale regionale di Bonn
Pannello: 5a Camera Civile
Tipo di decisione: Sentenza
Numero di riferimento: 5 S 96/08

Istanza precedente: Tribunale locale di Euskirchen, 13 C 189/07
Settore: Diritto (generale) e scienze (giuridiche)

Linee guida: Il danneggiato non deve essere indirizzato all'opzione di riparazione più favorevole presso un'officina specializzata - anche se di marca - che sia legata all'assicurazione RC auto del danneggiante da un contratto di collaborazione.

Tenore:

Su appello del ricorrente, la sentenza del Tribunale locale di Euskirchen - 13 C 189/07 - emessa il 27 febbraio 2008 è modificata:

I convenuti sono condannati, in qualità di debitori solidali, a pagare all'attore ulteriori 387,58 euro, oltre agli interessi di 5 punti percentuali al di sopra del rispettivo tasso di base dal 22 dicembre 2006, a partire da 338,85 euro dal 22 dicembre 2006 e da 48,73 euro dal 12 aprile 2007, oltre all'obbligo di pagamento stabilito nella transazione provvisoria del 2 luglio 2008.

L'attore dovrà sostenere % 20 e i convenuti in solido % 80 delle spese processuali, ad eccezione delle spese di transazione, che saranno compensate tra loro.

La sentenza è provvisoriamente esecutiva. Entrambe le parti possono evitare l'esecuzione fornendo una garanzia pari a 120 % della somma esecutiva in base alla presente sentenza, a meno che il rispettivo creditore non fornisca una garanzia pari a 120 % della somma da eseguire prima dell'esecuzione.

Il ricorso è autorizzato.

 

G r u n d s I.

L'attore chiede ai convenuti di essere risarcito per i restanti danni materiali e per il dolore e le sofferenze derivanti da un incidente stradale avvenuto il ##.##.####, per le cui conseguenze i convenuti sono indiscutibilmente gli unici responsabili.
Per quanto riguarda i fatti di causa, si rimanda agli accertamenti di fatto della sentenza impugnata ai sensi dell'art. 540 (1) frase 1 n. 1 ZPO.

Il tribunale locale ha respinto l'azione e ha accolto l'appello contro la sentenza. A sostegno del rigetto dell'azione, il tribunale ha affermato che l'attore ha dovuto fare riferimento alle tariffe orarie della società T & X nella sua transazione fittizia. L'attore avrebbe potuto far riparare il suo veicolo alle tariffe orarie più favorevoli indicate dalla convenuta 2) senza subire svantaggi significativi. In particolare, l'attore non è stato svantaggiato dal fatto che l'officina della società T & X fosse più lontana dal suo luogo di residenza rispetto all'officina della società H, che si trovava "proprio dietro l'angolo" e le cui tariffe orarie sono state utilizzate dall'attore come base per la sua fattura. In particolare, il dovere dell'attore di minimizzare i danni gli imponeva di basare la sua fatturazione sulla tariffa oraria più favorevole. L'attore non ha inoltre diritto al pagamento di un ulteriore risarcimento per dolore e sofferenza. Le lesioni da incidente che risultano dai certificati medici presentati sono state adeguatamente compensate dal pagamento di € 300,00 già effettuato dalla convenuta 2).

L'appello dell'attore, che è stato presentato e motivato nelle forme e nei tempi dovuti, è diretto contro questo, con il quale continua a portare avanti le sue richieste di risarcimento in prima istanza in modo completo. Egli sostiene di non dover essere indirizzato a T & X per le riparazioni. Nella sentenza del 29 aprile 2003 - VI ZR 38/02 - (la cosiddetta "sentenza Porsche"), il BGH ha stabilito che la parte lesa, che dispone di un'opzione di riparazione prontamente disponibile, più economica ed equivalente, deve permettersi di essere indirizzata ad essa. Nel caso in questione, tuttavia, non si poteva ipotizzare la vicinanza dell'azienda T&X. Quest'ultima si trovava a 23 km di distanza da casa sua, mentre la società H distava solo circa 500 metri. Era anche irrilevante il fatto che la società T & X avesse un servizio di ritiro e consegna gratuito, che tra l'altro era stato rivendicato dai convenuti solo nel corso del procedimento di primo grado e da lui contestato. Inoltre, contrariamente all'opinione del tribunale locale, era appropriato un risarcimento per dolore e sofferenza pari ad almeno 650,00 euro.

I convenuti difendono la sentenza impugnata, ribadendo e ampliando le loro argomentazioni di primo grado, e chiedono il rigetto dell'appello.

All'udienza del 2 luglio 2008, le parti hanno raggiunto una transazione provvisoria in cui i convenuti si sono impegnati a versare all'attore ulteriori 200,00 euro per liquidare la richiesta di risarcimento per dolore e sofferenza.

Per ulteriori dettagli sui fatti del caso e sulla controversia, si rimanda alle memorie scritte scambiate in entrambi i casi, nonché ai documenti e alle carte depositate agli atti.

 

II.

Il ricorso ammissibile è giustificato nella misura ancora da decidere.

1.
A seguito dell'incidente stradale avvenuto il ##.##.##.##.###, l'attore ha diritto a un ulteriore risarcimento per danni alla proprietà per un importo di € 338,85 ai sensi dei §§ 823 Para. 1 BGB, 7 Para. 1 StVG, 3 No. 1 PflVG in aggiunta all'importo già liquidato dai convenuti.

a)

È indiscusso che i convenuti sono pienamente responsabili nei confronti dell'attore per le conseguenze dell'incidente. L'unico punto di disaccordo tra le parti è se i convenuti siano tenuti a risarcire anche i costi di manodopera per la carrozzeria e la verniciatura indicati nella perizia del Dipl.Ing. U, che si basa su una tariffa oraria di 89,50 euro e un supplemento per il materiale di verniciatura di 40 %, o se il loro obbligo di risarcimento sia limitato alle tariffe orarie applicate da T & X GmbH (salari per la carrozzeria: 73,00 euro/ salari per la verniciatura, compreso il supplemento per il materiale di verniciatura: 98,00 euro).

b)

Il tipo e l'entità dell'indennizzo da corrispondere sono determinati in base alle disposizioni dei §§ 249 e segg. BGB nella versione della seconda legge di modifica delle disposizioni di legge sui danni del 19 luglio 2002 (BGBl. I, pag. 2674), che si applica a tutti gli eventi dannosi dopo il 31 luglio 2002 in conformità all'art. 229 § 8 Par. 1 EGBGB. Secondo la giurisprudenza consolidata della Corte Suprema, l'obiettivo della restituzione ai sensi della legge sul risarcimento non si limita al ripristino del bene danneggiato, ma consiste nel ripristinare una condizione che corrisponda economicamente alla situazione ipotetica esistente senza l'evento dannoso (cfr. BGH, NJW 2007, 67, 68). Secondo la giurisprudenza della Corte federale di giustizia, in caso di danni a un veicolo a motore la parte lesa ha generalmente due opzioni per la restituzione reale, ossia la riparazione del veicolo incidentato da un lato e l'acquisto di un veicolo sostitutivo equivalente dall'altro (cfr. BGH, NJW 2005, 2541). Se il danneggiato - come nel caso in esame - rinuncia all'acquisto di un veicolo sostitutivo, può chiedere un risarcimento per i costi oggettivamente necessari di una riparazione fittizia ai sensi dell'articolo 249 (2) frase 1 BGB. Secondo la giurisprudenza della Corte federale di giustizia, il danneggiato ha generalmente diritto a un risarcimento per i costi di riparazione sostenuti in un'officina autorizzata del marchio, indipendentemente dal fatto che la riparazione dell'autovettura venga effettivamente effettuata in maniera completa, inferiore o nulla (cfr. BGH NJW 2003, 2086).

Tuttavia, dal punto di vista del dovere di minimizzare il danno, il danneggiato è obbligato a scegliere il modo più economico di riparare il danno nell'ambito di ciò che è ragionevole per lui, a condizione che possa influenzare l'importo dei costi da sostenere per riparare il danno. Tuttavia, è generalmente sufficiente che egli calcoli il danno sulla base di una perizia da lui ottenuta, a condizione che tale perizia sia sufficientemente dettagliata e dimostri il tentativo di rendere giustizia al caso specifico di danno dal punto di vista di un osservatore economico. Infatti, quando si cerca di oggettivare la necessità di restituzione in modo economicamente ragionevole nell'ambito del § 249 comma 2 frase 1 BGB, non si deve perdere di vista l'obiettivo fondamentale di questa disposizione, ossia che la parte lesa riceva il massimo risarcimento dei danni in caso di piena responsabilità dell'autore del reato (cfr. BGH NJW 2003, 2086, 2087). Nel caso di specie, i convenuti non contestano il fatto che le tariffe orarie utilizzate dal Dipl.-Ing. U nella relazione sui danni del 6 dicembre 2006 corrispondano ai costi di manodopera sostenuti per una riparazione in un'officina specializzata affiliata al marchio, ma si limitano ad affermare che la T & X GmbH applica tariffe orarie più vantaggiose ai clienti per i cui costi di riparazione è responsabile il convenuto 2) sulla base di un accordo di partnership con il convenuto 2).

In linea di principio, ai convenuti deve essere concesso che la parte lesa, che ha facilmente un'opzione di riparazione più favorevole ed equivalente prontamente disponibile, debba anche essere indirizzata a tale opzione secondo la giurisprudenza della Corte federale di giustizia (cfr. BGH, NJW 2003, 2086, 2087). Tuttavia, una simile costellazione non può essere ipotizzata nel caso in questione.

La Camera non manca di riconoscere che, secondo le affermazioni di fatto della convenuta, la T & X GmbH è un'officina specializzata affiliata al marchio, cosicché è irrilevante anche la questione, controversa nella giurisprudenza del Tribunale, se nei casi in cui il danneggiato fatturi in modo fittizio sulla base di una perizia e gli vengano mostrate dal danneggiante o dal suo assicuratore possibilità concrete e facilmente accessibili di una riparazione tecnicamente impeccabile in un'officina specializzata indipendente non affiliata al marchio, il danneggiato debba lasciarsi indirizzare verso tali opzioni di riparazione (ad esempio, nei casi in cui al danneggiante venga mostrata l'esistenza di un'officina specializzata indipendente). o l'assicuratore del danneggiante mostra al danneggiato opzioni concrete e facilmente accessibili per una riparazione tecnicamente impeccabile e più economica in un'officina specializzata indipendente non di marca, il danneggiato deve lasciarsi indirizzare a queste opzioni di riparazione (ad esempio, Tribunale regionale di Potsdam, NJW-Spezial 2008, 107; Tribunale regionale di Berlino, NJW-RR 2007, 20, 21; Tribunale regionale di Heidelberg, sentenza del 25. 04. 2006 - 2 S 55/05).04.2006 - 2 S 55/05, citata in juris; a.A.: LG Bonn, sentenza del 05.03.2008, 5 S 168/07; LG Bonn, sentenza del 15.05.2007, 8 S 8/07; LG Mainz, sentenza del 31.05.2006, 3 S 15/06, citata in juris; LG Trier, sentenza del 20.09.2005, 1 S 12/05, BeckRS: 2006 No. 02543; AG Aachen, sentenza del 14.06.2005, 5 C 81/05, BeckRS: 2005 No. 09994), .

Tuttavia, l'opzione di riparazione presso la T & X GmbH indicata all'attore dalla seconda convenuta non è un'opzione di riparazione equivalente, alla quale l'attore dovrebbe essere indirizzato anche se la riparazione fosse effettivamente effettuata, in quanto la T & X GmbH è legata alla seconda convenuta da un contratto di partenariato. in base al quale ai clienti per i quali la seconda convenuta è responsabile dei costi di riparazione vengono offerte condizioni speciali - secondo quanto dichiarato dalla stessa convenuta a causa dell'elevato numero di riparazioni effettuate - più favorevoli rispetto alle normali tariffe orarie delle officine specializzate legate al marchio. Secondo la Camera, ciò sarebbe in contrasto con l'intenzione del § 249 comma 2 BGB. La disposizione consente alla parte lesa di ricevere il risarcimento del danno attraverso la liquidazione fittizia dei costi di riparazione, senza che la parte lesa sia obbligata ad affidare il bene giuridico leso alla parte lesa per la restituzione reale (cfr. Heinrichs in: Palandt, BGB, 67a edizione, § 249 marginale n. 5; Schiemann in: Staudinger, BGB, Neubearb. 2005, § 249 par. 210). Secondo la giurisprudenza della Corte federale di giustizia, lo scopo fondamentale di questa disposizione, ossia dare al danneggiato la possibilità di rimediare al danno di propria iniziativa, non deve essere perso di vista nemmeno quando si cerca di oggettivare la necessità di restituzione in modo economicamente ragionevole nel quadro del § 249 comma 2 frase 1 BGB (cfr. BGH, NJW 2003, 2086). Tuttavia, il fatto che la parte lesa si rivolga a un'officina specializzata, economicamente collegata all'assicurazione RC auto della parte lesa, svaluta il diritto della parte lesa di poter effettuare da sola la riparazione in condizioni normali. Inoltre, a causa dei legami economici dell'officina con l'assicuratore convenuto, egli deve temere - anche se il timore non si concretizza - che quest'ultimo salvaguardi anche i (comprensibili) interessi del danneggiante a mantenere il danno il più basso possibile durante la riparazione (in generale: AG Nürtingen, NJW 2007, 1143 s.; si veda anche LG Köln, sentenza del 29.01.2008, 11 S 1/07).

Di conseguenza, devono essere rimborsate le spese di riparazione nette di 2.462,85 euro determinate dalla perizia del Dip.-Ing. U meno un miglioramento del valore di 120,65 euro. Tenendo conto del pagamento di 2.003,35 euro effettuato dal convenuto davanti al tribunale per le spese di riparazione, rimane un importo di 338,85 euro.

2.

La richiesta di risarcimento per spese legali preprocessuali non addebitabili per un importo di 48,73 euro e la richiesta di interessi si basano sui §§ 280 (1) e (2), 286, 288 (1) frase 2, 286, 288 BGB. L'obbligo di pagare gli interessi decorre, analogamente al § 187 Paragrafo 1 BGB, nel caso di interessi di litispendenza, dal giorno successivo alla notifica.

3.

La decisione sulle spese si basa sulle sezioni 92 (1) frase 1 2a alt., 98 frase 1 ZPO. La decisione sulla provvisoria esecutività si basa sulle sezioni 708 n. 10, 711 ZPO.

4.

La Camera accoglie il ricorso perché, viste le decisioni divergenti dei tribunali di primo grado, la garanzia di una giurisprudenza uniforme richiede una decisione da parte della corte d'appello (articolo 543 (2) n. 1 e 2 ZPO).

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